Ghimel
è la terza lettera dell'alfabeto fenicio e di quello
ebraico dove, in entrambi i casi, segue Aleph e Beth, ma
la si può trovare anche in altri alfabeti semitici come
l'arabo, l'aramaico e il siriaco. Secondo la
Ghematria,
Ghimel rappresenta il numero 3 e la sua funzione è la
rotazione, la vita, l'universo, il dinamismo e
l'evoluzione: la ricerca continua. La sperimentazione è
l'anima di questo gruppo: strumenti così differenti tra
loro per origini, tradizioni e caratteristiche timbriche
che oltrepassano, sempre in perfetto equilibrio, i confini
tra i generi. Al jazz e all'ethno jazz si affiancano
atmosfere psichedeliche e minimali, ampi spazi
d'improvvisazione, elemento cardine sia delle musiche del
Vicino e Medio Oriente che del Jazz, forme e strutture
care all'estetica "classica". Unica eccezione
all'originalità, l'arrangiamento con oud e contrabbasso
della famosa ninna nanna greca che Demetrio Stratos
cantava per introdurre lo storico brano degli Area
Gerontocrazia.
Un omaggio a un grande sperimentatore e ricercatore, a
quarant'anni dalla sua scomparsa.
Nato a Pescia (PT) nel 1979,
Elias Nardi
approfondisce lo studio dell'oud (liuto arabo) compiendo
numerosi viaggi in Medio Oriente e seguendo le lezioni del
virtuoso palestinese Adel Salameh, sviluppando un
personale approccio allo strumento se pur nel pieno
rispetto della tradizione liutistica mediorientale.
Contestualmente porta avanti i suoi studi di contrabbasso
classico con il M° Luigi Giannoni e di jazz. In seguito
studia composizione con i Prof. Daniel Glaus e Xavier
Dayer a Berna, presso la Hochschule der Künste Bern. Con
l'Elias Nardi Group svolge attività concertistica in tutta
Europa, esibendosi in numerosi Festival, teatri e live
radiofonici per le più importanti reti europee. Ha
collaborato tra gli altri con Xavier Diaz-Latorre, Paolo
Vinaccia, Gianluca Petrella, Riccardo Tesi e Banditaliana,
Didier François, Pino Jodice & Giuliana Soscia, Max
Manfredi. Nel novembre 2020 la radio tedesca rbbKultur lo
ha incluso tra i suonatori di oud più influenti a livello
europeo, per quanto riguarda il crossover e la
contaminazione tra i generi.
Nato a Fermo nelle Marche,
Daniele Di Bonaventura,
compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista, ha
sempre coltivato un forte interesse per la musica
improvvisata, pur avendo una formazione musicale di
estrazione classica con lo studio di pianoforte,
violoncello, composizione e direzione d'orchestra. Ha
suonato, registrato e collaborato con Enrico Rava, Paolo
Fresu, A Filetta, Oliver Lake, David Murray, Miroslav
Vitous, Rita Marcotulli, Dave Liebman, Toots Thielemans,
Omar Sosa, Flavio Boltro, Joanne Brackeen, Greg Osby, Ira
Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio,
Tenores di Bitti, Enzo Favata, Aires Tango, Peppe
Servillo, David Riondino, Francesco Guccini, Sergio
Cammariere, Lella Costa, Eugenio Allegri, Alessandro
Haber, Giuseppe Piccioni, Mimmo Cuticchio, Custòdio
Castelo, Andrè Jaume, Tiziana Ghiglioni, Furio Di Castri,
U.T. Ghandi, Luis Agudo.
Ares Tavolazzi ha studiato violoncello e
contrabbasso al Conservatorio di Ferrara. Dal 1969 inizia
a lavorare come sessionman in studio per Lucio Battisti,
Mina, Paolo Conte, Francesco Guccini ed altri. Dal 1973 al
1983 fa parte degli Area insieme a Demetrio Stratos,
Patrizio Fariselli e Giulio Capiozzo, registrando con il
gruppo 10 album e partecipando a numerose manifestazioni
internazionali. In quel periodo si avvicina all'ambiente
jazzistico di New York. Nel 1982 partecipa al tour
dell'orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro
Tonolo. Dal 1984 al 1986 è al primo posto nella classifica
dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987
vince il premio A. Willaert come migliore musicista
dell'anno. Dal 1990 ha collaborato dal vivo e in studio
con Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Mau
Mau, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dado
Moroni, Ermanno Maria Signorelli, Enrico Pierannunzi,
Roberto Gatto, Danilo Rea, Franco D'Andrea, Mike Melillo,
Ray Mantilla, Carlo Atti, Paolo Fresu, Tino Tracanna,
Gianni Basso, Gianluca Petrella e molti altri.
Emanuele Le Pera inizia lo studio delle percussioni
alla fine degli anni '90 con il M° Lorenzo Gasperoni e
approfondisce poi le percussioni arabo-ottomane (darbouka,
riqq, frame drums) con i maestri Abdallah Mohammed,
Ibrahim El Minyawi e Walid Hussein e quelle persiane (daf
e zarb) con il maestro Mohssen Kasirossafar. Porta avanti
approfonditi studi sul grande patrimonio musicale del
Medio Oriente e del mondo arabo, proponendo il repertorio
arabo-ottomano classico con un personale ed originale
approccio, seppur nel pieno rispetto delle rispettive
tradizioni strumentistiche. Utilizza set personalizzati
con cajon, gong, piatti e oggetti vari, anche da lui
stesso concepiti e costruiti, in una costante ricerca
creativa che lo porta a sperimentare il suono in tutte le
sue sfumature e in diversi generi musicali, dal jazz, alla
musica sperimentale.
Elias Nardi, oud
Daniele Di Bonaventura, bandoneon
Ares Tavolazzi, contrabbasso - fretless bass
Emanuele Le Pera, percussioni
Sabato 20 luglio 2024 ore
21.15
MiCHELE CAMPANELLA
CHIOSTRO DELLA BADIA DI
S. MARIA DELLA NEVE
Formatosi
alla scuola di Vincenzo Vitale, Michele Campanella
ha cominciato la sua carriera come pianista virtuoso
per poi allargare i suoi orizzonti alla direzione
d'orchestra e alla saggistica, sino a essere oggi un
punto di riferimento della musica in Italia. La
Società "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il
Gran Prix du Disque nel 1976, 1977 e 1998. Nel
1986 il Ministero della Cultura ungherese gli ha
conferito la medaglia ai "meriti lisztiani", così come
l'American Liszt Society nel 2002.
Ha suonato con le più importanti orchestre del mondo,
collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Aldo
Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles
Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre,
Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas
Schippers, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg,
Christian Thielemann. È frequentemente invitato in
paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina,
Argentina ed è stato ospite dei festival
internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e
Pesaro (Rossini Opera Festival). Negli anni '90 è
stato al fianco di Salvatore Accardo e Rocco
Filippini, quali partner ideali per affrontare i
capolavori della musica da camera. Recentemente si è
dedicato all'attività di direttore-solista con le più
prestigiose orchestre italiane, come l'Orchestra
dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'ORT
Orchestra della Toscana, l'Orchestra di Padova e del
Veneto, I Virtuosi Italiani, l'Orchestra Haydn di
Bolzano e Trento.
Si dedica con passione all'insegnamento: è stato
titolare della cattedra di pianoforte all'Accademia
Chigiana di Siena dal 1986 al 2010 e per otto anni ha
tenuto corsi di perfezionamento a Ravello. Ha fondato
con Monica Leone la Comunità Musicale della Costa
d'Amalfi. È membro dell'Accademia di Santa Cecilia,
dell'Accademia Filarmonica Romana, dell'Accademia
Cherubini di Firenze. Dal 2008 è Presidente della Società
Liszt, chapter italiano dell'American Liszt
Society. Nell'aprile 2018 gli è stata conferita
la Laurea Honoris Causa in Discipline della Musica e
dello Spettacolo per meriti culturali e artistici dal
Dipartimento di Studi Umanistici della Università
degli Studi di Napoli “Federico II”.
Il M° Michele Campanella ama presentarsi con questa
"biografia insolita":
Sono napoletano di spirito, di famiglia, di scuola.
Tendo al pessimismo ma mi salva l’autoironia.
Già a cinque anni cercavo la Musica, improvvisavo da
autodidatta, poi ebbi la straordinaria fortuna di
incontrare un grande maestro; concluso il liceo
classico, ho incominciato a fare sul serio: ho
partecipato a un solo concorso pianistico
internazionale e l'ho vinto. Per cinquant’anni ho
cercato il Suono e ancora sono per strada. Ho molti
autori “preferiti” eppure mi definiscono
“specialista” di Franz Liszt. Non amo questa
etichetta, naturalmente, ma stimo altamente l’uomo.
Ecco una sua sentenza che potrei prendere in
prestito: «Tutto quello che si può fare è camminare
diritto in tutta semplicità senza tanto spiegare
agli altri il come e il perché…».
Nella mia vita ho incontrato persone meravigliose,
non necessariamente musicisti. Vivo in Italia
nonostante numerose controindicazioni me lo
sconsiglierebbero. Insegno musica al pianoforte da
quando avevo 37 anni, perché credo sia possibile
farlo seriamente. Non mi chiamate pianista,
preferisco il termine “musicista”: con il primo si
pensa alle mani, con il secondo al cuore e al
cervello. La cosa più bella che possa capitarmi è
incontrare persone che ricordano un mio concerto di
40 anni fa: qualcosa è rimasto, dunque. Non intendo
considerare la mia carriera terminata, credo invece
che il meglio debba ancora arrivare e lavoro
affinché ciò avvenga.
Oltre alla musica mi bastano pochissime cose: la mia
famiglia, la lettura di tanti libri, le belle arti,
le passeggiate nei boschi. Sono un discreto micologo
e non ho mai avvelenato nessuno con i funghi. Ho
dovuto arrendermi al computer, ma non possiedo un
tablet.
michelecampanella.it
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
- Phantasiestücke (Pezzi fantastici) Op. 12
- Toccata in Do maggiore Op. 7
FRANZ LISZT (1811-1886)
- Sonata in Si minore S. 178
Venerdì 26 luglio 2024
ore 21.15
ORCHESTRA TEATRO REGIO TORINO
CHIOSTRO DELLA BADIA DI
S. MARIA DELLA NEVE
L'
Orchestra
Teatro Regio Torino è l'erede del complesso
fondato a fine Ottocento da Arturo Toscanini, sotto
la cui direzione vennero eseguiti storici concerti e
produzioni operistiche, come le prime italiane de
Il
crepuscolo degli dei di Wagner e della
Salomè
di Strauss, nonché le prime assolute di
Manon
Lescaut e
La bohème di Puccini. Nel
corso della sua lunga storia l'Orchestra ha
dimostrato una spiccata duttilità nell'affrontare il
grande repertorio classico, così come molti titoli
del Novecento, anche in prima assoluta. Si è esibita
con i più celebri solisti e alla sua guida si sono
alternati direttori di fama internazionale come R.
Abbado, Ashkenazy, Bartoletti, Bychkov, Campanella,
Dantone, Gelmetti, Gergiev, Hogwood, Luisi,
Luisotti, Mariotti, Noseda (dal 2007 al 2018
Direttore Musicale del Teatro Regio), Oren, Pidò,
Sado, Steinberg, Tate e Riccardo Muti, che ha
recentemente diretto un'acclamata produzione de
Il
ballo in maschera di Verdi. Ha inoltre
accompagnato grandi compagnie di balletto come
quelle del Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di San
Pietroburgo.
Numerosi gli inviti in festival e teatri di tutto il
mondo. Negli ultimi anni, con la direzione del M°
Gianandrea Noseda, è stata ospite in Germania,
Spagna, Austria, Francia e Svizzera. Nell’estate del
2010 ha tenuto una trionfale tournée in Giappone e
Cina con
La traviata e
La bohème,
successo confermato nel 2013 con il
Regio Japan
Tour. Nel 2014, dopo le tournée a San
Pietroburgo ed Edimburgo, si è tenuto il primo tour
negli Stati Uniti e in Canada. Nel 2016 i complessi
artistici del Teatro sono stati ospiti d’onore al
44°
Hong Kong Arts Festival, poi a Parigi, a
Essen e allo storico
Savonlinna Opera Festival.
Il 2017, dopo le tappe a Ginevra e a Lugano, ha
visto l’Orchestra impegnata a Buenos Aires e il
Regio ospite per la seconda volta al Festival di
Edimburgo con
Bohème e Macbeth
(riproposto in forma di concerto a Parigi) e la
Messa
da Requiem di Verdi; si è infine tenuta la
prima tournée in Medioriente, con
Aida alla
Royal Opera House di Muscat, in Oman. Nel 2018 i
complessi del Teatro hanno inaugurato il festival
Septembre
Musical di Montreux-Vevey e sono stati ospiti
della
Sagra Musicale Malatestiana di
Rimini. Nell'agosto 2019 il Regio ha riscosso
entusiastici consensi con la
Traviata di
Henning Brockhaus e Josef Svoboda allo storico
Festival di Lubiana, sotto la direzione di Donato
Renzetti.
Tra le incisioni discografiche più recenti, tutte
dirette da Gianandrea Noseda, figurano la Seconda
Sinfonia di Mahler (Fonè),
Fiamma del Belcanto
con Diana Damrau (Warner Classics/Erato), recensito
dal New York Times come uno dei 25 migliori dischi
di musica classica del 2015, due cd verdiani con
Rolando Villazón e Anna Netrebko e uno mozartiano
con Ildebrando D’Arcangelo (Deutsche Grammophon).
Carlo Piazza, Direttore artistico del nostro
Festival, ha collaborato con importanti orchestre e
istituzioni musicali quali l'Orchestra di Padova e
del Veneto, l'Orchestra Sinfonica "G. Verdi" di
Milano, I Virtuosi della Scala di Milano, la
Camerata RCO della Royal Concertgebouw Orchestra di
Amsterdam, I Filarmonici del Teatro Comunale di
Bologna, Gli Accademici de La Fenice di Venezia, la
Fondazione "A. Toscanini", il Maggio Musicale
Fiorentino.
Allievo del M° Arnold Östman, grande specialista
mozartiano, del quale è stato assistente in
importanti teatri internazionali, ha collaborato con
il M° Lorin Maazel come preparatore di programmi
sinfonici.
teatroregio.torino.it -
carlopiazza.it
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
- Pagine scelte dal balletto "Le Creature di
Prometeo" Op. 43
- Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore Op. 55
"Eroica"