Dettaglio Serate
Giovedì 15 luglio
2021 - ore 21,15
Concentus Musicus Wien
Il Concentus
Musicus Wien è stato fondato nel 1953 da Nikolaus
Harnoncourt con lo scopo di dar vita a un nuovo modo di
concepire la musica antica attraverso un’interpretazione
intensa, rigorosa e storicamente informata, anche tramite la
profonda conoscenza e l’uso degli strumenti storici.
Dopo un intenso periodo di studio e preparazione, l’ensemble si
è esibito per la prima volta nel 1957 a Vienna e Graz.
Successivamente ha tenuto per molti anni concerti presso il
Palais Schwarzenberg.
Il vasto repertorio di musica antica acquisito durante questo
periodo iniziale ha costituito la base di pluripremiate
registrazioni discografiche che abbracciano un periodo dal 1400
al 1800 e di acclamate tournée in molti Paesi europei, Stati
Uniti, Giappone e Australia. Di particolare rilievo le
registrazioni delle cantate complete di Johann Sebastian Bach,
degli oratori di Bach e Händel, così come di opere, sinfonie e
musica sacra di Haydn, Mozart e Beethoven.
"L'arte è sempre nuova" era il credo di Nikolaus Harnoncourt.
Con il suo lavoro pioneristico, il Concentus Musicus ha
profondamente influenzato l’attuale concezione della musica
antica e non solo. Decenni di collaborazione col Maestro
Harnoncourt hanno lasciato un’eredità radicata in ogni
musicista, rendendo impensabile la fine del viaggio dopo la
scomparsa, cinque anni fa, del fondatore.
Il fatto che un grandissimo artista come Nikolaus Harnoncourt
abbia realizzato i suoi ultimi grandi progetti proprio col
Concentus Musicus comporta per l’ensemble, oggi guidato da Stefan
Gottfried con la collaborazione di storici musicisti come
Erich Höbarth e Andrea Bischof e del nipote del Maestro,
Maximilian Harnoncourt, l’obbligo e la responsabilità di
continuare a mantenere vivo e coltivare questo inimitabile
spirito musicale.
JOHANN SEBASTIAN
BACH (1685–1750)
- Concerto brandeburghese n. 5 BWV 1050
- Concerto brandeburghese n. 4 BWV 1049
- Ouverture n. 2 in Si minore BWV 1067
- Concerto brandeburghese n. 2 BWV 1047
Martedì 20 luglio 2021 - ore
21,15
Quartetto d'Archi della Scala
Il Quartetto
d’Archi della Scala nasce nel 1953, seguendo l’esempio dei
gruppi cameristici sorti all’interno delle più grandi orchestre
del mondo. Nel 2001 quattro giovani musicisti, già vincitori di
concorsi internazionali e prime parti dell’Orchestra del
Teatro alla Scala, raccolgono il testimone della storica
formazione, sviluppando le affinità musicali già consolidate
all’interno dell’orchestra per elevarle nella massima
espressione cameristica quale è il quartetto d’archi.
Nei loro numerosi concerti per le più prestigiose associazioni
concertistiche in Italia e all’estero hanno collaborato con
artisti del calibro di Martha Argerich, Bruno Canino, Jeffrey
Swann, Michele Campanella, Angela Hewitt, Paolo Restani,
Emmanuel Pahud, Enrico Dindo, José Carreras. Numerose anche le
prime esecuzioni di compositori quali Boccadoro, Campogrande,
Francesconi, Digesu, Betta e Vlad.
Nel 2008 fanno il loro esordio al prestigioso Mozarteum di
Salisburgo e nello stesso anno sono insigniti del premio “Città
di Como”. Nel 2012, in seguito alla tournée nei Paesi
dell’America Latina, ricevono il premio della critica musicale
come miglior gruppo da camera straniero.
Intensa anche la loro attività discografica. Nel 2011 il disco
dedicato ai quintetti per pianoforte di Brahms e Schumann
registrato per la Decca è stato recensito “5 stelle - CD
Amadeus” dall’omonima rivista.
Ha scritto di loro il M° Riccardo Muti: “(...) quartetto di
rara eccellenza tecnica e musicale, (...) la bellezza del
suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande
dimestichezza anche con il mondo dell'opera, ne fanno un
gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.
Francesco Manara,
violino
Daniele Pascoletti, violino
Simonide Braconi, viola
Massimo Polidori, violoncello
FRANZ SCHUBERT (1797–1828)
- Quartetto per archi n. 14 in Re minore D. 810 "La morte e
la fanciulla"
MAURICE RAVEL (1875–1937)
- Quartetto per archi in Fa maggiore
Martedì
27 luglio 2021 - ore 21,15
Berlin Strings dei Berliner
Philharmoniker
Christoph Hartmann
È particolarmente
sentita tra i professori d’orchestra dei Berliner Philharmoniker
l’esigenza di unirsi in gruppi cameristici con l’intento di
esplorare repertori diversi da quello sinfonico, nel quale
l’orchestra tedesca è da molti considerata la migliore
interprete al mondo.
Tra questi spiccano i Berlin Strings, formazione che
unisce quattro eccezionali musicisti che sono stati per molti
anni membri di prestigiosi ensemble quali Echnaton Trio,
Philharmonia Quartet, 12 Cellists of the Berlin Philharmonic,
Philharmonic String Quartet Berlin. Unendo la vasta esperienza
musicale all’eccellenza tecnica e a un sempre vivo entusiasmo
artistico, spaziano agilmente tra vari stili e generi musicali,
da Bach e Vivaldi fino a Piazzolla e John Williams.
Christoph Hartmann, artista che gli spettatori del
Festival hanno avuto modo di applaudire in indimenticabili
serate come leader dello straordinario Ensemble Berlin e come
oboe solista con I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino e
con l’Ensemble di Santa Cecilia di Roma, si è formato alla
Munich Musikhochschule per entrare nel 1991 nella Filarmonica di
Stoccarda e l’anno successivo nei Berliner Philharmoniker.
Come solista con orchestra e assieme a gruppi cameristici si
esibisce regolarmente in tour in Europa, Asia e Sud America.
Negli ultimi anni, con la gioiosa passione che lo caratterizza,
si è dedicato alla ricerca e all’arricchimento del suo
repertorio contribuendo a riportare a nuova vita gioielli di
autori dimenticati, su tutti il grande oboista palermitano
Antonino Pasculli (1842-1924), del quale ha anche inciso diversi
brani per Warner Classics e EMI Classics.
Dorian Xhoxhi, violino
Alvaro Parra, violino
Martin Stegner, viola
Christoph Heesch, violoncello
Christoph Hartmann, oboe
BERNHARD HENRIK CRUSELL (1775–1838)
- Divertimento in Do maggiore Op. 9 per oboe e quartetto
d'archi
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732–1809)
- Kaiserquartett in Do maggiore Op. 76 n. 3
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756–1791)
- Quartetto in Fa maggiore K. 370 per oboe e archi
SIGISMUND RITTER von NEUKOMM (1778–1858)
- Quintetto in Si bem. maggiore Op. 8 per oboe e quartetto
d'archi
Martedì 3 agosto
2021 - ore ore 21,15
I Filarmonici
del Teatro Comunale di Bologna
Dopo le prime
esperienze negli anni ’60 del secolo scorso, quando un gruppo
scelto di musicisti inizia a suonare insieme proponendo un
repertorio di musica barocca prevalentemente italiana, nel 1970
il Teatro Comunale di Bologna decide di istituzionalizzare
l’ensemble con l’intento di promuovere la cultura e l’eccellenza
artistica.
Sotto la direzione del M° Angelo Ephrikian, allievo prediletto
di Gian Francesco Malipiero ed eminente studioso vivaldiano, I
Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna si affermano
ben presto come una delle migliori realtà nel panorama della
musica barocca e il loro nome entra nei cartelloni dei maggiori
teatri e festival internazionali.
Nella loro intensa attività concertistica sono stati affiancati
da solisti di fama internazionale come Franco Gulli, Mischa
Maisky, Jean-Pierre Rampal, Ruggiero Ricci, Bruno Canino,
Dimitri Ashkenazy, Michele Campanella, Jörg Demus. Nel 1989
iniziano un’importante collaborazione discografica con il M°
Riccardo Chailly e la Decca.
Nel corso degli anni, pur rimanendo fedele allo spirito
originale, il repertorio dell’orchestra si è andato
progressivamente ampliando, in un cammino verso l’innovazione.
Carlo Piazza, Direttore artistico del nostro Festival, ha
collaborato con importanti orchestre e istituzioni musicali
quali l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica
“G. Verdi” di Milano, I Virtuosi della Scala di Milano, la
Camerata RCO della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam,
Gli Accademici de La Fenice di Venezia, la Fondazione “A.
Toscanini”, il Maggio Musicale Fiorentino.
Allievo del M° Arnold Östman, grande specialista mozartiano, del
quale è stato assistente in importanti teatri internazionali, ha
collaborato con il M° Lorin Maazel come preparatore di programmi
sinfonici.
Il programma della serata è improntato al miglior classicismo
viennese, con due tra i maggiori e più maturi lavori sinfonici
mozartiani e una ouverture di raro ascolto di Franz Joseph
Haydn, caratterizzata da toni drammatici nello stile dello Sturm
und Drang.
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732–1809)
- Sinfonia dall'opera "L'isola disabitata"
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756–1791)
- Sinfonia n. 38 in Re maggiore K. 504 "Praga"
- Sinfonia n. 41 in Do maggiore K. 551 "Jupiter"